Auguste Comte. La “legge dei tre stadi”
* ° * ° *
Il termine Positivismo viene usato per indicare la filosofia di Auguste Comte ed è un orientamento filosofico e culturale che dominò la cultura europea della seconda metà dell'ottocento. La filosofia di Comte è incentrata sulla scienza, un'interpretazione della società moderna e un progetto politico e sociale.
Riprendendo l'idea di Saint-Simon, Comte vede nella scienza la fonte delle conoscenze reali che stanno alla base della riorganizzazione della società, necessaria per far fronte alle esigenze della nuova società industriale. L'armonia sociale di cui l'industria ha bisogno per prosperare è possibile solo se i princìpi organizzatori della società sono fondati su un sistema di conoscenza positiva, certa e universale. “Ordine e progresso” sarà il motto di Comte.
Il compito della filosofia positiva è quello di porre la basi della nuova scienza globale dell'uomo e della società: la sociologia. Il Positivismo è considerato quindi una fiammata dove ci sono i germi del disastro e gli accumuli delle tensioni politiche che sfociarono appunto nel '900.
Tuttavia il Positivismo è caratterizzato da elementi di segno diverso: da un lato analizza qualunque cosa di certo, di verificabile, utile, preciso, ciò che è posto in modo effettivo e reale e non più legato al metafisico, poiché si fonda sul dato concreto per costruire qualcosa. Esso non si basava più su speculazioni, ossia lavori astratti della mente che non sono verificati, ma si basa su fatti accertabili. Anche Marx aveva cercato leggi che governassero la società col metodo dialettico, con il quale tenta di prevedere gli sviluppi per una rivolta di classe. Il Positivismo è incentrato su scienze economiche come base per leggere il fenomeno umano e trovare leggi che lo governino. I positivisti vogliono trovare delle massime che siano universalmente valide e già nel '500 Bacone aveva l'idea di dominare la cultura per costruire una classe di dirigenti formata da scienziati.
Dall'altro lato però, il Positivismo possiede anche aspetti negativi poiché, tenendo in considerazione solo il progresso, disumanizza il “fattore uomo”, dimenticandosi della sfera emotiva e sentimentale.
L'uomo infatti, non è fatto solo di razionalità e prevedibilità, ma anche di passioni (esemplificate da Nietzsche con il Dionisiaco e l'Apollineo), è un'incognita imprevedibile. Egli è problematico, non va solo studiato al laboratorio poiché è spinto dall'inconscio e questo non può essere studiato e compreso con strumenti. Per questo motivo l'uomo viene disumanizzato. Si è passati da un approccio non religioso ad uno che ha reso la scienza stessa una pseudo religione. Ad esempio Nietzsche critica la scienza poiché durante la sua prima fase punta sul Dionisiaco come principio regolatore della vita dell'uomo. In un secondo momento però, modificherà il suo pensiero poiché vede nella scienza il nuovo strumento per la realtà. Se da un lato il Positivismo ha favorito un'epoca di progressi scientifici, produttivi, tecnologici che hanno modificato la lentezza e l'arretratezza originari, dall'altro è stato ancora un secolo di guerre, squilibri e ignoranza. Quindi, ridurre tutto ad un'analisi puramente scientifica e tecnologica non significa avere creato un'idea più felice. L'idea di fondo è che più si allunga la vita, più si produce, meglio è. Già Marx, criticando il capitalismo, aveva intravisto una crisi di sovraproduzione. Quindi la critica al Positivismo sta nel fatto che esso non è del tutto dell'uomo e un Positivismo senza Umanesimo è pericoloso; ecco perchè la Scuola di Francoforte vuole tornare all'uomo lottando contro gli “ismi”. Questa critica globale viene fatta anche all'Illuminismo da cui deriva il Positivismo, che ha cercato di sottoporre tutto alla razionalità. Il paradosso è che lo stesso concetto di ragione umana è un concetto metafisico poiché, di fatto, la ragione e la razionalità, sul campo, sono difficili da definire. Sono dei bei concetti sebbene astratti. La Scuola di Francoforte critica l'Illuminismo secondo il quale il dominio dell'uomo sulla natura diventa dominio dell'uomo sull'uomo. Tutto ciò produce alienazione e la scienza ha dato vita ad un sistema capitalistico.
COMTE
Auguste – Isidore – Marie – François - Xavier Comte nacque a Montpellier da una famiglia borghese nel 1798. Studiò alla scuola Politecnica di Parigi fondata da Napoleone e basata su una rigida selezione. Gli studenti della scuola appoggiavano Napoleone di ritorno dall'isola d'Elba ma Comte era contrario e quindi fu espulso. Studiò allora corsi di medicina all'università di Montpellier, ma non li completò. Tornato a Parigi, dava lezioni private di matematica senza una cattedra. La sua opera principale è “Corso di filosofia positiva“. Frustrato dall'ostilità del mondo accademico, tormentato da un matrimonio infelice e da crisi nervose che lo costrinsero a ricoverarsi in casa di riposo, Comte morì a Parigi nel 1857.
Egli inoltre concepì l'idea di una “religione della scienza”, vista come la possibilità di creare un mondo perfetto basato sul benessere grazie alla medicina e alla tecnologia. Questa era un'ideologia per favorire l'allargamento dei mercati industriali, per riorganizzare la società secondo “ordine e progresso” che è il motto che pone le basi della sociologia. La sociologia è una scienza che studia la società analizzandola come un organismo di laboratorio, un oggetto di indagine, da sottoporre a statistiche. E' una disciplina pericolosa, che disumanizza poiché l'uomo è studiato come in laboratorio. Uno dei pilastri fondamentali della sua filosofia è lo studio della storia della scienza in cui ci insegna che tutte le scienze sono passate necessariamente attraverso tre stadi o stati successivi: “teologico”, “metafisico” “positivo”. Questo processo è chiamato “Legge dei tre stadi” che non vale solo per la scienza ma per tutte le conoscenze e per l'intero progresso intellettuale dell'umanità.
Il numero 3 è ricorrente anche in Kant (tre critiche), Marx (tre gradi), Nietzsche (cammello, leone, fanciullo), Schopenhauer (tre vie di liberazione), Freud (es, io, super io), Kierkegaard (Don Giovanni, Faust, Johannes).
Il primo stadio è quello più arretrato in cui l'uomo fa ricorso alle idee soprannaturali. Per esempio si chiede “il lampo chi lo manda?“. Si attribuisce questo fenomeno naturale ad un demone. Le cause sono identificate in qualcuno di sovrannaturale poiché regna la superstizione. Questo gradino è legato al teologico, al religioso, in cui l'uomo interpreta i fatti ricorrendo a spiegazioni trascendenti. Spiegando tutto il mondo trascendente, di fatto non si spiega nulla dal punto di vista scientifico.
Il secondo stadio è quello metafisico in cui il pensiero sostituisce la forza astratta. Esiste una “ forza vitale” e non più una divinità che guarda la storia, ma uno spirito. Questa forza vitale non coglie mai la scienza poiché si danno spiegazioni che sono solo supposizioni non sperimentabili. Ad esempio Cartesio pone l'attenzione sui principi non verificabili mettendo in dubbio tutto, senza trovare però leggi che si basino su dati certi.
Il terzo e ultimo gradino è quello positivo che si basa sulle osservazioni e sulla ricerca di leggi. Non esistono agenti astratti o sovrannaturali e neanche la forza vitale che dice tutto e al contempo niente . Quindi:
- lo “stadio teologico”
rappresenta la fase infantile in cui l'uomo restituisce spiegazioni fantasiose al pari di un bambino. Prevale la fantasia.
- lo “stadio metafisico”
rappresenta l'età giovanile in cui non si ha ancora affrontato la realtà. Prevale la ragione.
- lo “stadio positivo”
rappresenta l'età della maturità in cui si osserva scientificamente e in cui si supera l'approccio teologico, ricercando le leggi. Prevale l'osservazione e la disciplina.
In definitiva Comte vuole affidare il potere alla società formata da filosofi e scienziati poiché lo sviluppo di questa è la scienza stessa e l'industria.
Sulla base di queste idee però, egli si chiede: ”l'uomo è più felice ?, la società è più giusta ?, i benefici materiali sono tutto ?, non è stata anche questa una metafisica ?”
Inoltre sono proprio le scoperte scientifiche, come quelle fatte da Freud o da Einstein con la relatività, che dimostreranno i limiti della scienza. Quindi anche alla scienza sfugge l'essenza dell'uomo.
Il Positivismo quindi si fonda su una società basata sul benessere ma in cui ci sono anche diversi tipi di situazioni: che si stia meglio è un dato assodato, ma in quanti ci hanno guadagnato? La ricchezza di molti è diventata la povertà di altri e questo provoca diseguaglianze (Scuola di Francoforte, rivolta dei poveri).
Quindi: qual è il compito della filosofia?
Non è quello di stabilire principi universali poiché deve essere positiva, deve cioè rinunciare alle speculazioni e concentrarsi sulla scienza. Non deve chiedersi “cosa è la vita” o “qual è la struttura logica della filosofia”, o ancora “attraverso quale percorso storico e logico la scienza ha raggiunto una sua forza positiva?”
La filosofia deve invece essere il sistema generale della conoscenza umana, non è più concepibile una filosofia autonoma rispetto alla scienza.
In definitiva lo scopo della scienza è :
Comte dichiara di fare proprio l'ideale baconiano della conoscenza e dei suoi fini : “si deve convenire lo studio della natura come destinato a fornire la vera base essenziale dell'azione dell'uomo sulla natura poiché solo la scienza delle leggi e dei fenomeni, che ha come risultato costante il consentirci di prevederli, può condurci a modificarli a nostro profitto gli uni mediante gli altri”. Questa concezione si riassume nella forma: “scienza, quindi previsione, previsione, quindi come azione” ovvero : ”saper prevedere allo scopo di provvedere”.
APPROFONDIMENTO
Nella seconda fase del suo pensiero, pervasa da una spiccata ispirazione mistico-religiosa, Comte trasforma la filosofia in una sorta di religione e presenta se stesso come il profeta di un nuovo culto, di cui fissa le feste e le regole nel Calendario positivista (Calendrier positiviste , 1849 e 1860). Ai santi cristiani sono sostituite le grandi personalità che hanno contribuito al progresso della civiltà, da Archimede a Gutenberg, da Dante a Shakespeare ecc. Gli anni vengono contati a partire dal primo Gennaio 1789, anno della presa della Bastiglia, simbolo della Rivoluzione francese.
Nessun commento:
Posta un commento